DOMENICA IN PAROLE, NOTE E COLORI – a cura di don Giammaria Canu

M. LAI, Profezie (2008).

Davanti alla Croce, impara chi sei.

Domenica delle Palme. «Tutti vanno a Dio nei giorni della loro sofferenza. In questi prossimi giorni tutti vanno a Dio nei giorni della sua sofferenza». Bonhoeffer vedeva nei giorni della Pasqua, Passione-Morte-Risurrezione, il momento di vicinanza più intima tra l’uomo di fede e il suo Dio fedele, come se in quei giorni la credibilità del Dio di Gesù raggiungesse il suo apice. Forse perché proprio quei giorni si riconosce il punto di maggior contatto tra Cristo e i crocifissi contemporanei e suoi fratelli nelle terre del nostro pianeta: che «Cristo è in agonia, nell’orto degli ulivi e fino alla fine del mondo. Non bisogna lasciarlo solo in tutto questo tempo» (Pascal). Sarà la Croce protagonista nella domenica di Passione, l’icona più alta e affidabile che il Dio di Gesù ha dato di se stesso. E la croce sarà il modo più limpido per conoscere non solo chi è Dio, ma anche chi sono io: i migliori esami di coscienza e di conoscenza di sé si fanno davanti al Crocifisso.

Nel Vangelo di Luca che ascolteremo domenica sono presenti a fianco della Croce i prototipi dell’umanità, attratti, affascinati e sedotti proprio da quei pezzi di legno macchiati dal sangue del Figlio di Dio: le donne che piangono, il ladrone che implora di essere ricordato e ottiene il Paradiso, il centurione che si accorge di aver assistito alla morte di Dio, come i pastori alla sua nascita. Sono bellissimi i dettagli di Luca che mettono l’accento proprio sulla forza attrattiva della croce come atto d’amore. Un Dio nudo, abbandonato alle mani degli uomini, che perdona i suoi accusatori e uccisori, che spalanca le porte del Paradiso, che si manifesta come Trinità d’amore («Padre nelle tue mani consegno il mio Spirito»), non lascia alcun dubbio: «veramente quest’uomo era giusto», che si può interpretare: veramente questo era l’uomo giusto, oppure: nella sua più intima essenza quest’uomo era il giusto. Il centurione romano, esperto di morti, in questo guizzo di verità, di certezza, di limpidezza, forse il più chiaro di tutta la Sacra Scrittura, non solo è definitivamente smascherata l’identità di Gesù più profonda, ma è dichiarato giusto anche ogni suo gesto e ogni sua parola, ogni suo sguardo e ogni suo passo su questa terra.

E poi, quel lampo di verità sospeso alle labbra del centurione sembra proprio rispondere alla diagnosi che Gesù fa dei suoi crocifissori: «non sanno quello che fanno». Saranno il ladrone, prima, e il centurione, dopo, i veri interpreti di quel fatto, i veri esegeti della croce, i più connessi con la morte per amore. Il primo, da buon ladro, questa volta ruberà il paradiso e il secondo, da buon centurione, cambiava indirizzo alle sue lodi: «visto ciò che era accaduto, dava gloria a Dio».

Siamo davanti all’apice della rivelazione non solo di Dio, ma anche dell’uomo, di ogni uomo: chi azzecca su Dio, azzecca anche sul mondo, sull’uomo e su se stesso (da Turoldo). Il velo del Tempio, il suo accesso era severamente riservato al Sommo Sacerdote e una volta sola all’anno, adesso è addirittura squarciato e ri-vela Dio all’uomo e l’uomo a all’uomo: «Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione» (Gaudium et Spes, 22).

Dio si fa trasparente nell’ora della croce, accessibile nella sua nudità e anche tu, uomo che contempli la passione, torni nudo come nell’Eden, ricreato e rimesso alla luce, risorto per amore con i segni delle tue ferite. C’è solo da aprire le mani, accogliere i regali del crocifisso di Luca (il perdono, il paradiso e lo Spirito) e approfittare della Settimana Santa per chiedere a Dio la grazia di capire chi è Lui e chi sono io davanti a Lui crocifisso. Per qualche giorno, lasciamoci fare da Lui.

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Contempla: M. Lai, Profezie (2008). Significativa una mostra del 2021 intitolata: Ricucire il dolore – Tessere la speranza. ‘La Via Crucis’ di Maria Lai

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Ascolta: Diodato, Che vita meravigliosa

Ah, che vita meravigliosa/ Questa vita dolorosa/ Seducente, miracolosa/ Vita che mi spingi in mezzo al mare/ Mi fai piangere e ballare/ Come un pazzo insieme a te

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Chiediti: Mi fermo a pregare davanti al Crocifisso chiedendo la luce per capire chi è Dio veramente per me e chi sono io davanti a lui che mi ama da morire.

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