Lc 17,5-10
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Così è scritto nel libro l’Imitazione di Cristo: “«C’è forse qualcosa di impossibile per me?» (Ger 32,27). O io assomiglio a chi dice e non fa? Dov’è la tua fede? Non dubitare e continua a credere; abbi pazienza e sii forte; a tempo debito la consolazione ti sarà data. Aspetta me, aspetta: io verrò e mi prenderò cura di te. Ciò che ti tormenta e ti terrorizza è una tentazione, una paura di troppo. Preoccuparsi di ciò che avverrà in futuro serve solo ad aggiungere tristezza a tristezza. «A ciascun giorno basta la sua pena» (Mt 6,34). […] Se la tua fede sarà da te continuamente vissuta e testimoniata nelle opere, il Signore, giusto oltremodo, non si lascerà vincere in generosità. Non si affievolisca mai la santa speranza di giungere alla vittoria, pur senza presumere di arrivarci con certezza, perché tu non ceda all’orgoglio e alla pigrizia. […] Ma se poni la tua fiducia in Dio, egli ti darà la forza di sottomettere, a un tuo ordine, il mondo e la carne; e neppure il diavolo ti farà più paura, se sarai armato dello «scudo della fede» (Ef 6,16) e segnato dalla croce di Cristo”.
Suor Stella Maria psgm
