Parlavano del suo esodo.
Per uno scherzetto dei liturgisti, sembra che la Trasfigurazione sia una delle tante favole che si raccontano su Gesù. Infatti, domenica prossima, seconda di Quaresima verremo immersi nel racconto della Trasfigurazione senza quella preziosa opera di cucitura che invece troviamo nel Vangelo di Luca: «Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare…». Di quali discorsi sta parlando Luca? Quelli dei versetti precedenti: cioè dell’annuncio della sua passione, morte e risurrezione e delle condizioni per essere discepoli: prendere la propria croce ogni giorno e seguirlo. Mica male per un Messia, per il Cristo di Dio, per Colui che incarna la scelta, l’elezione, la decisione di Dio per gli uomini!
In quelle poche parole, omesse nel lezionario di domenica, sta il senso intero della Trasfigurazione. Menomale il prefazio sopperisce: «Egli, dopo aver dato ai discepoli l’annuncio della sua morte, sul santo monte manifestò la sua gloria e chiamando a testimoni la legge e i profeti indicò agli apostoli che solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione». E in realtà ci aiuta anche la prima Lettura, parlandoci della promessa fatta ad Abramo: «alla tua discendenza io do questa terra» (Gen 15,18). La Trasfigurazione è dentro il cammino delle promesse di Dio che culminano nella più alta delle promesse che un uomo possa aver mai ricevuto: «sei nato e non morirai mai più; come me, sei entrato nell’eternità; sei figlio della Risurrezione». La Trasfigurazione e l’indizio decisivo della bontà enorme di Dio verso l’uomo. Come Abramo, Anche Gesù parte, se ne va: «Lech lechà, vattene» (Gen 12,1) disse Dio ad Abram. Serve lasciare il nido comodo e lasciarsi partorire ogni giorno alla vita, quella vera, quella immensa alla quale apparteniamo. Ogni partenza, nella Bibbia prende il nome di Esodo
Ci sono tanti esodi pronti ad essere abitati in ognuna delle nostre vite. Tante partenze da decidere. Tante terre da lasciare e un’ampissima valle da abitare dentro di noi. La Quaresima e la Trasfigurazione sono l’immagine e il tempo dell’implorazione di Dio ad ogni suo figlio: «Vai a te stesso», «ritorna in te stesso» (Sant’Agostino), «diventa ciò che sei» (Nietzsche).
Gesù è l’uomo che sfonda le frontiere e cerca spazi sempre nuovi da abitare e da fecondare.
Il vangelo della Trasfigurazione parla di queste nuove terre descrivendole come una luce nuova e mai vista che investe gli abiti e i volti di Gesù, Mosé ed Elia, altri due grandi campioni di “esodi”, il primo dell’esodo dalla schiavitù dell’Egitto e il secondo dell’esodo dalla terra su un carro infuocato. Si parla, poi, di quell’esodo preziosissimo che è la preghiera e che è l’arte di trasfigurare i desideri del mio cuore in quelli del cuore di Dio (più preghi, più diventi come colui che preghi). E si parla anche dell’esodo della bellezza: partire, lasciare, andarsene per guadagnare la terra della bellezza è da innamorati! Chi osa partire per tornare a se stesso lo fa perché è veramente innamorato di se stesso. Siamo seri: incontrare Gesù e la sua promessa di risurrezione è la cosa più bella che sia mai stata testimoniata da un uomo. Una sana e santa invidia nei confronti di Pietro, Giacomo e Giovanni! Quello che hanno visto quel giorno con i loro occhi sono convinto che sia stata la più potente spinta interiore che li ha lanciati nel mondo a testimoniare che il Crocifisso è il Risorto e che è tempo di uscire dalle caverne dei vari calcoli e sicurezze umane per partire a dire a tutti che «Dio è bellissimo» (von Balthasar) e noi lo abbiamo incontrato.
Gesù vivrà il suo più grande esodo sul Calvario, il passaggio (Pesach, pasqua) che porta alla tomba vuota. E io dove vivo i miei esodi, i miei passaggi, le mie pasque, le mie trasfigurazioni?
______________________________
Contempla: M. Chagall, Esodo (1952).
Avendo visto una processione del Corpus Domini, Chagall attinge da quell’icona di vita che attraversa la città per descrivere l’esodo del popolo ebraico. Nel panorama oscuro della storia il popolo prosegue placido il suo cammino di salvezza accompagnato da una Presenza salvifica. Solo un esodo può trasfigurare ogni nostra rigidità del cuore.
______________________________
Ascolta: Battiato, L’esodo
Moltitudine, moltitudine/ Mamma mia che festa/ Arriveranno da tutte le parti/ Dalle città, dalle campagne/ Dal nord (sud), dal sud (da ponente, da levante) per l’esodo/ Il grande esodo/ Un esodo/ Per noi
______________________________
Chiediti: quale Esodo, partenza, trasfigurazione devo donare alla mia storia in questa quaresima?