Messaggio Quaresima del Vescovo
"Quaresima: in cammino verso la Pasqua..."
Il centro di tutta l’opera della redenzione, compiuta da Gesù Cristo, è il mistero pasquale, ossia la sua crocifissione, morte e risurrezione. Ogni anno la liturgia celebra questo mistero a Pasqua. Per prepararci a un evento così importante e che ci coinvolga in profondità, sì da trasformare la vita, è istituita la Quaresima.
Il nome di questo tempo liturgico fa riferimento alla durata del cammino: quaranta giorni per prepararsi alla Pasqua. La Quaresima fu fissata nella forma attuale nei secoli IV e V, ma S. Leone Magno ne attesta l’origine apostolica.
La Quaresima è caratterizzata da un duplice aspetto, che occorre ogni anno rivivere perché raggiunga il suo scopo: un aspetto battesimale e uno penitenziale. Un periodo di forte impegno spirituale per guardare il nostro modo di vivere, la nostra relazione con Dio e con i nostri simili.
Il Battesimo che si amministra durante la Veglia pasquale è l’occasione per tutti di ricordare e riscoprire il sacramento che sta a fondamento della vita cristiana, perché ci unisce a Cristo e alla Chiesa. Oggi assume urgenza speciale il bisogno di una “nuova evangelizzazione”, per contrastare la diffusa ignoranza della fede. Ignoranza della persona di Gesù Cristo e della sublimità dei suoi insegnamenti. A tale scopo nella Quaresima si può intensificare l’istruzione religiosa attraverso un più frequente ascolto della Parola di Dio, creare occasioni nelle famiglie per una vera e propria catechesi, dedicare più tempo alla preghiera.
Il secondo aspetto della Quaresima è quello penitenziale, che viene espresso pubblicamente fin dal primo giorno con l’imposizione delle ceneri sul capo. La Quaresima è sempre stata caratterizzata dalla pratica del digiuno e delle opere di penitenza. Oggi, le pratiche obbligatorie sono state limitate all’astinenza delle carni i venerdì e il digiuno vero e proprio il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. Questi modesti obblighi possono bene incoraggiare tante altre forme di digiuno e possono stimolare a compiere opere di carità come segno di serietà nell’impegno di conversione.
Esorto tutti a giungere alla Pasqua attraverso un cammino di purificazione; diversamente la Quaresima sembrerebbe soltanto un residuo di altri tempi, non una esigenza del proprio cammino spirituale. Nel sacramento della Penitenza troviamo un momento fondamentale di questo impegno a ritrovare e a riformare noi stessi.
L’ascolto della Parola, la preghiera, il digiuno, le opere di carità sono mezzi, non sono il fine. Ma sono mezzi efficaci per giungere al fine, che è accogliere nella propria vita pienamente l’opera del salvatore, attuata principalmente attraverso il mistero pasquale.
“Non lasciamo trascorrere invano questo tempo favorevole!
Chiediamo a Dio di aiutarci a mettere in atto un cammino di vera conversione. Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù; facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali. Così, accogliendo nel concreto della nostra vita la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, attireremo anche sul creato la sua forza trasformatrice” (Papa Francesco, Messaggio Quaresima 2019).
Dal pellegrinaggio della Visita pastorale vi auguro buona Quaresima!
+ don Corrado vescovo