La diocesi di Ozieri vicino al popolo Ucraino
Mentre si continua a sperare e a pregare affinché cessino quanto prima le violenze della guerra in Ucraina e continui operosamente il dialogo fra le parti, la diocesi di Ozieri esprime la propria vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto armato.
Mentre si contano centinaia di migliaia di sfollati e rifugiati nei Paesi limitrofi. In questo quadro – come si legge in un comunicato della Caritas Italiana – «è sempre più difficile l’opera di soccorso della Caritas in Ucraina che moltiplica gli sforzi per far fronte ai bisogni immediati, ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra». Gli operatori della Caritas stanno cercando di mantenere attiva tutta la rete dei centri polivalenti che sono stati attrezzati per aiutare i tanti sfollati. Operatori e volontari sono mobilitati per trasportare le persone più vulnerabili in zone più sicure.
Caritas Italiana ha messo a disposizione 100.000 euro per i bisogni immediati e resta accanto alla Caritas in Ucraina e alla popolazione tutta. Ringrazia quanti stanno già sostenendo con generosità gli interventi umanitari in atto e rinnova l’appello alla raccolta fondi.
Anche la Chiesa diocesana di Ozieri non rimane indifferente e fa appello affinché ognuno faccia la propria parte. Mentre si stanno valutando delle possibilità per eventuali accoglienze di profughi, si invitano le comunità parrocchiali e ogni persona di buona volontà a dare il proprio contributo.
Si precisa che al momento non sono previste raccolte e spedizioni di beni materiali (alimentari, coperte, medicinali, ecc.) da inviare in Ucraina. Nella situazione di emergenza dovuta alla guerra in corso tale modalità di aiuto risulta logisticamente complessa.
Pertanto, in questo momento l’aiuto in denaro, coordinato dalla Caritas Italiana, è il modo più semplice ed efficace per far giungere la solidarietà della Chiesa italiana a quelle popolazioni. Così si è espressa anche la Presidenza della CEI che «invita a sostenere la raccolta fondi, avviata da Caritas Italiana, per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, chiamando anche alla prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese».
Le collette, personali e comunitarie (anche a livello parrocchiale), potranno essere versate in Curia o direttamente alla Caritas diocesana.
Successivamente, la Caritas diocesana inoltrerà le cifre raccolte alla Caritas Italiana per gli interventi più urgenti.
Grazie per quello che riusciremo a fare ancora una volta per sorelle e fratelli che hanno bisogno di noi. Sono le piccole cose che avvicinano le persone.
+don Corrado
Comments