MESSAGGIO AUGURALE

Papa Leone XIV. Benvenuto futuro!

Sono giorni di straordinario significato per la vita della Chiesa: il conclave ha donato al Popolo di Dio un nuovo Pastore, consegnando il timone del ministero petrino a Papa Leone XIV. L’8 maggio, un lieve sbuffo di fumo nel cielo di Roma ha mutato il corso della storia. Accogliamo con profonda gioia l’elezione del nuovo Pontefice.

La rapidità con cui si è giunti alla sua elezione ha testimoniato con forza l’unità della Chiesa e, ancora una volta, ci ha ricordato come Dio sappia sorprenderci, oltre ogni calcolo e aspettativa. Le Sue prime parole, rivolte alla Chiesa universale, sono state l’augurio di pace del Cristo risorto: una pace che desidera raggiungere ogni cuore, ogni popolo, ogni angolo della terra.

Come molti, porto nel cuore la commozione di quel momento: l’apparizione del nuovo Papa, la Sua voce, ricevere la Sua benedizione. Con umiltà, esprimo la mia personale gioia per aver avuto l’opportunità di incontrarlo lo scorso anno, quando siamo stati a Roma con i Vescovi Sardi al Dicastero di cui era Prefetto. Dopo l’incontro, ho avuto la possibilità di fermarmi una mezzora con Lui per un dialogo personale, conservando il ricordo della gentilezza, dell’affabilità, della dolcezza nel tratto. Mai avrei immaginato che, a distanza di un anno, sarebbe divenuto il nuovo Papa.

Abbiamo pregato per i Cardinali chiamati a un compito così gravoso e per la responsabilità che li attendeva in un tempo tanto delicato. I cristiani di ogni parte del mondo si sono uniti nella preghiera, invocando lo Spirito affinché guidasse le menti e i cuori, sopra ogni logica umana, oltre ogni inclinazione personale. L’incombente Giudizio Universale della Cappella Sistina ha ricordato a ciascuno la gravità e la grandezza della scelta: porre le summe chiavi, come scriveva Dante, nelle mani giuste.

Eletto tra lo stupore generale, il nuovo Papa è figlio spirituale di sant’Agostino. Il nome che ha scelto — Leone XIV — racchiude in sé una direzione, un’ispirazione, una profezia. Nel suo motto papale, In Illo uno unum — “In Lui solo, uno” — riecheggiano le parole di Agostino che ci ricordano come l’umanità intera si ritrovi unita in Dio.

Guardiamo a Papa Leone XIV, innanzitutto, come al Vescovo di Roma — la Chiesa che “presiede nella carità”, secondo sant’Ignazio di Antiochia — e, con gli occhi della fede, riconosciamo in Lui il “successore di Pietro, perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità dei Vescovi e dei fedeli” (Conc. Vaticano II, Lumen gentium, 23). Egli non viene a colmare un vuoto, ma a esaltare una pienezza di fede.

Accogliamo con cuore filiale il 267° Successore dell’Apostolo Pietro. Nel solco dei suoi predecessori, ci affidiamo alla Sua guida nella custodia della fede, nella trasmissione del Vangelo, nella testimonianza gioiosa della verità, radicati nella Tradizione e aperti all’azione dello Spirito. La Chiesa ha oggi più che mai bisogno di un Pastore capace di indicare con fermezza e misericordia la via della Verità e della Carità, in un’epoca attraversata da crisi, mutamenti e nuove sfide.

La Diocesi di Ozieri si unisce in preghiera perché il pontificato di Papa Leone sia segno di speranza per il mondo, luce di unità per la Chiesa, strumento di pace tra i popoli. Un Papa che non fugge le inquietudini del tempo presente, ma le interroga; che non teme le domande, ma le accoglie con lo sguardo del Vangelo.

Viviamo in un mondo segnato da profonde ferite: la disgregazione dei valori spirituali e umani, la crisi delle relazioni, l’individualismo che isola, l’indifferenza religiosa che spegne la sete di Dio. Anche oggi, non mancano persecuzioni contro i cristiani. In questo contesto, il Papa non è soltanto guida spirituale: è segno visibile dell’unità dei credenti, voce profetica per le nazioni, servo degli ultimi, testimone credibile della Verità.

In questo spirito, promettiamo a Papa Leone XIV la nostra obbedienza filiale e il nostro impegno sincero a camminare in comunione con Lui, e con tutta la Chiesa. Lo sosterremo con la preghiera, perché il Signore lo accompagni nel portare il peso di un ministero tanto grande quanto prezioso.

Dalla Diocesi di Ozieri, con affetto, rivolgiamo al Santo Padre il nostro augurio: che il suo pontificato sia cammino di pace e sorgente di speranza, segno luminoso di unità e fede per il mondo intero.

+ don Corrado e tutta la Chiesa in Ozieri

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