Pasqua: la Via della Vita.
Alla domanda: “Sei contento?”, fino a qualche tempo si poteva sentire come risposta: “Sono felice come una Pasqua”. Un modo di dire per descrivere una persona contenta, anzi molto contenta. Un modo dire oggi in disuso, perché si è smarrito uno sguardo religioso sulle cose e sul mondo. L’espressione, infatti, fa riferimento a qualcosa che non è solo umano.
Andando oltre il modo di dire fuori moda sono da più parti che si cerca di oscurare la fede nella Risurrezione di Gesù. Ma è proprio la Risurrezione che ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti.
La Pasqua non è solo un fatto storico da rievocare, ma un evento di salvezza da vivere.
Fare Pasqua significa vincere, con Gesù, ogni morte, per entrare e crescere nella Vita.
Se non ci esercitiamo in questo compito fondamentale, possiamo contrarre gravi forme di “miopia esistenziale”, che non ci consentono di valutare e di agire nella verità e secondo il bene.
La Pasqua è avvenuta in Gesù, una volta per tutte ma attende la libera e personale corrispondenza, per diventare la “nostra” Pasqua.
Questo annuncio ha la forza di cambiare dalle fondamenta la nostra vita. È una notizia che dovrebbe scuoterci dal torpore esistenziale e metterci in atteggiamento di ascolto attento, ma rischiamo di rimanere avvolti in un’indifferenza apatica perché colpiti dalla “sindrome da assuefazione” dalle massicce dosi di “mentalità-mondo” che ogni giorno assorbiamo.
Mettiamoci in cammino, sulle vie della Pasqua, che consentono di lasciarci alle spalle le ombre del male e le tristezze per vedere spalancarsi davanti al nostro sguardo orizzonti entusiasmanti di verità e di bene.
Ogni conquista del bene arricchisce l’intera umanità, così come ogni cedimento al male impoverisce tutta la storia. Il bene tende sempre a ritornare a sbocciare ed a diffondersi.
Anche le attuali e penose circostanze, che a voce alta invocano la pace, dovrebbero spingerci a non fuggire dalla Risurrezione di Gesù. In Lui ogni croce, di qualunque tipo e grandezza, può essere trasformata in “spazio di risurrezione”.
Fare Pasqua significa cambiare dentro: questo evento non mancherà di avere riflessi fuori.
La Pasqua di Gesù, accolta e attuata, cambia l’esistenza e apre alla vita.
La Pasqua è la speranza ridata a tutti: nessuno escluso!
Questo annuncio esultante, che la Chiesa fa risuonare con gioia incontenibile fino ai confini dello spazio e delle frontiere del tempo, ha la forza di cambiare dalle fondamenta la nostra vita. Basta accoglierlo e viverlo.
Carissimi che leggete, la Chiesa con immensa letizia, proclama che la Pasqua è avvenuta per te. Ora dipende da te riviverla e trasmetterla.
Vuoi entrare in questa Pasqua? Gesù è la Porta: come Verità, Vita e Via. Ogni giorno nel mondo rinasce la bellezza, ricordiamolo bene, niente e nessuno può scipparci la gioia e la pace; solo la nostra complicità (spesso inconscia) consente agli avvenimenti esterni di compiere questo furto.
Se restiamo con Lui, la gioia che nasce nel cuore non ci lascerà mai. E avremo davvero ragione di dirci “felici come una Pasqua”.
Con questo augurio, di cuore vi abbraccio e vi benedico nel Risorto!
+don Corrado, vescovo